Quando si decide di adire le vie legali per il recupero di un credito occorre farlo con la consapevolezza che si è perso il cliente per cui occorre farlo con prontezza e completezza nei documenti da utilizzare.
La partenza è costituita dalle fatture e dalle eventuali rate insolute di un piano di rientro che si intendono processare, dalla documentazione a sostegno della correttezza nel comportamento commerciale e dalla documentazione attestante i tentativi di recupero attuati.
Nella quotidianità spesso capita che per un cliente si debbano attivare più pratiche legali, questo in funzione anche di più forniture per cui è consigliabile raccogliere tutte le fatture in contestazione per ogni cliente in un unico faldone per poi estrarre le singole pratiche da assegnare ad un legale; questo per una migliore gestione delle pratiche, per valutare l’efficienza nelle operazioni di recupero e per una valutazione dei costi/benefici dei vari legali coinvolti qualora fossero professionisti esterni all’azienda. Dobbiamo sempre aver presente che il recupero legale del credito ha costi rilevanti, che non sempre l’azione va a buon fine e che i legali esterni gestiscono più incarichi di quelli che riescono a soddisfare e che vivono di parcelle.
Definita la pratica con tutti gli allegati ed assegnata ad un legale interno o esterno, occorre pianificare tutti i passi legali a cui assoggettare la pratica (lettera legale, decreto ingiuntivo, atto di precetto…) così da definire i tempi ed i costi preventivi di ogni singolo atto. Per non impegnare troppe risorse interne è buona norma che i legali possano accedere alle loro pratiche presso i nostri sistemi inserendo copia degli atti man mano che la pratica procede, con relativo costo consuntivo. Questo ci permetterà di controllare, in corso d’opera, i tempi delle varie singole azioni legali ed i costi progressivi consuntivi da raffrontare con il preventivo; che non si spenda più di quello che si può recuperare.