Finalmente… Il nuovo rapporto cliente/fornitore!

“L’errore ci dona semplicemente l’opportunità di iniziare a diventare più intelligenti”
(Henry Ford)

Una delle cose che ho imparato in questi ultimi anni è che in ogni circostanza in cui ci troviamo, abbiamo sempre qualche lezione da trarre, qualche concetto da imparare per non ripetere gli stessi errori.

Una delle molte cose che certamente ci ha insegnato il Covid-19 è che abbiamo ricominciato a scoprire il senso del rapporto tra le persone ed in particolare, in azienda, del rapporto tra colleghi e più a valle ancora, del rapporto tra fornitore e cliente.

Sono convinto che i ritmi di sviluppo molto più che sostenuti di questi ultimi 12 anni, per parlare della storia più recente ed in qualche modo “sconvolgente”, ci abbiano fatto perdere qualche pezzo per strada.

Parto da un esempio concreto di vita quotidiana che ciascuna azienda stà vivendo: il ricevimento da parte di un proprio cliente della richiesta di dilazione di pagamento, tanto per citarne solo uno, forse quello più evidente per il credit manager o chi comunque in azienda si occupa di gestire il credito commerciale.

Cosa significa questo?
Semplicemente che è mancato alla base il rapporto vero, quello umano, tra azienda e azienda.
E se è vero come è vero che le aziende sono fatte di persone, quando riceviamo una comunicazione scritta e soprattutto non ce l’aspettavamo, qualche elemento ce lo siamo perso di vista.

Partiamo dalla domanda fondamentale: perché esiste la nostra azienda?

Se la risposta è qualcosa tipo: “Per fare profitti…”; “Per vendere qualcosa…” ecc. allora si capisce facilmente il perché della richiesta scritta.

Se invece la nostra azienda esiste perché abbiamo una missione da compiere, un aiuto da dare, un bene o servizio che faciliti la vita delle persone, la prospettiva cambia.
Alla base di ogni scambio, compreso quello commerciale, ci dovrebbe essere il VERO INTERESSE per qualcuno. E’ naturale che se alla nostra azienda non importa un fico secco del perché esiste e del contribuire a rendere almeno un poco più felice qualcun altro, il business si regge sull’unico piedistallo fragilissimo dell’interesse economico, mancando il quale, cade tutto a terra.
E’ un po’ come ricevere dal nostro compagno/a la richiesta di prendersi un periodo di riflessione attraverso una lettera, magari una mail… trovo sia un po’ triste.

Riscopriamo dunque il piacere di costruire un vero rapporto con i nostri clienti e fornitori: lavorare ogni giorno per il piacere di rendere più felice qualcuno.
Ricordiamoci sempre che la logica fa pensare, ma sono sempre e solo le emozioni che fanno agire.
E questa regola funziona anche nel business: se non emozioni, non hai emozioni da trasmettere e se non hai emozioni da trasmettere, intorno a te diventa tutto grigio, zero opportunità, zero allegria, solo problemi da risolvere… come potrebbe sembrare una richiesta di dilazione di pagamento che ci arriva per mail anziché al telefono oppure di persona.

Abbiamo davanti una meravigliosa occasione per riprendere quelli che gli sportivi chiamano i fondamentali, quei movimenti, quelle azioni basilari, sulle quali si costruisce il gesto atletico.

E il business non fa eccezione alla regola.

Il Covid è una meravigliosa occasione per fare la differenza, che lo vogliate o no.